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Il 15 ottobre 2015 il padre Andrea Facchetti, missionario in Mozambico e in Italia per le vacanze,  ha incontrato il GAMS
per una conferenza  sulla sua  missione.  

Innanzitutto ci ha mostrato la cartina e ci ha fatto subito una lezione di lingua (chesena) insegnandoci a pronunciare le parole di saluto e qualche altra parola di cortesia e poi   una lezione di geografia. Così abbiamo scoperto che il Mozambico è grande tre volte l'Italia ma ha una popolazione  tre volte meno dell'Italia.
E' attraversato dal fiume Zambesi che prima di sfociare in mare (oceano indiano) si unisce al Chire suo affluente. La sua missione è in mezzo ai due fiumi. Il letto dello Zambesi è largo diversi Km ed è popolato da ippopotami e coccodrilli. 
Andrea ci ha parlato poi delle stagioni. Solo tre mesi di pioggia con allagamenti, fango ecc e il resto caldo e asciutto. Dopo la pioggia si coltiva la terra e poi si vive di quello che si è raccolto. La grossa difficoltà è la mancanza di acqua da bere. Nella loro zona l'acqua è salata e la popolazione beve l'acqua salata. I tre saveriani che vivono a Charre (questo è il nome del villaggio principale dove c'è l'abitazione dei missionari e una grande chiesa)  raccolgono l'acqua piovana nel periodo delle piogge.

tramonto sullo Zambesi
Vicino alla missione sullo Zambesi passa un ponte che è stato costruito dai cinesi per il trasporto del legname pregiato che viene portato in Cina . 
Alla popolazione dopo il disboscamento resta soltanto la terra deserta che non va più bene  per seminare il miglio o il mais di cui si nutrono per non morire di fame.
Il ponte è stato costruito  per i trasporti di legno o carbone, mentre per la gente deve bastare una passatoia di asse sconnesse. Se non si sta attenti si può cadere nell'acqua dello Zambesi, in pasto ai coccodrilli.    


La terra fertile è stata espropriata dalle multinazionali per la coltura della canna da zucchero. In Mozambico la terra è dello Stato che la da in uso ai contadini per 99 anni, ma le multinazionali pagano di più e i governi sono corrotti. La terra viene tolta alle famiglie con la forza. 


La popolazione abita nelle capanne che hanno il tetto di paglia. ogni anno deve essere rifatto. Il sogno è di avere il tetto di lamiera, ma in pochi se lo possono permettere.

 La parrocchia di Charre è lunga 200 Km,  percorre il Mozambico per il lungo ed è divisa in 82 comunità. I padri visitano le comunità 2 volte all'anno. In ogni comunità di base ci sono delle chiesette e dei responsabili del villaggio che esercitano i vari ministeri : giustizia e pace, catechesi, insegnamento delle leggi dello stato,.....   




La gente ha bisogno di conoscere le leggi per difendere la terra, per cui nelle comunità di base i padri vanno,  oltre che per celebrare la Messa, i matrimoni, i battesimi,  anche per informare la popolazione sui loro diritti e sulle leggi dello Stato. Lo fanno per tutti anche per i non cristiani. La presenza dei cristiani è pari a quella dei mussulmani (circa il 20%).  
Non hanno strade,  non hanno acqua. Per andare a scuola i bambini devono fare chilometri di strada e le madri, per l'assistenza medica e per le medicine, devono fare tanti chilometri per raggiungere un centro medico. Hanno solo la terra che è la loro vita. Per questo devono imparare a difendersi, a farsi sentire.




 Il Mozambico è un paese libero da 40 anni (1975) dopo 11 anni di guerra contro il colonialismo portoghese. Finita la guerra per l'indipendenza è iniziata la guerra civile. Sedici anni di conflitti e tanti morti. Nel 1992 il Mozambico è diventato una nazione democratica. Ma poi adagio, adagio è entrato nel paese il capitale straniero a causa delle immense ricchezze che sono: riserve di gas controllate da Società straniere tra le quali anche l'Eni; giacimenti di carbone a cielo aperto sui quali hanno messo le mani il Brasile, la Gran Bretagna, l'Australia, l'India; il legname pregiato che è depredato (in gran parte illegalmente)  dalla Cina. Se aggiungiamo  che le multinazionali depredano le terre per le  grandi coltivazioni (latifondi),  alla popolazione più povera non resta più niente.
Per tutti questi motivi l'economia in Mozambico cresce vertiginosamente , ma non cresce il benessere della popolazione, anzi aumenta il numero dei poveri.

Andrea, grazie. Ora abbiamo un motivo in più per pregare per te    


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