0


GAMS  
Gruppo amici missionari saveriani
PRIMA MESSA DELL'ANNO 2018-2019
GIOVEDI 4 OTTOBRE

HA PRESIEDUTO Padre ANDREA FACCHETTI 
MISSIONARIO IN MOZAMBICO


PER NOI DEL GAMS E' STATA UNA PRESENZA SPECIALE PERCHE' ANDREA E' STATO STUDENTE DELLA TEOLOGIA DI PARMA E SIAMO RIMASTI IN CONTATTO CON LUI ATTRAVERSO LE SUE BELLISSIME LETTERE CHE, NONOSTANTE I SUOI MOLTI IMPEGNI IN MISSIONE, CI ARRIVANO FEDELMENTE.


LO SLOGAN CHE ABBIAMO ADOTTATO PER IL NOSTRO INCONTRO E' STATO QUESTO. (LA FOTO E' DI UNA NOSTRA GITA)
SIAMO GIOVANI DENTRO



IL CARTELLONE CHE ABBIAMO AFFIANCATO E' QUELLO SCELTO DAI GIOVANI PER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE DEL 2018






HANNO CONCELEBRATO MOLTI PADRI E , COME DA TRADIZIONE, ANCHE QUELLI CHE SONO A PARMA IN CURA E CHE VENGONO DA DIVERSE  ESPERIENZE MISSIONARIE. PRESENZA PREZIOSA  CHE TESTIMONIA LA FEDELTA' AL NOSTRO GRUPPO MA NON SOLO: 
SONO L'ESEMPIO BELLO DI MISSIONE DONATA NELLA SOFFERENZA.   



ANCHE I GIOVANI STUDENTI DELLA TEOLOGIA SONO SEMPRE FEDELI E  RENDONO LE NOSTRE MESSE PIU' FESTOSE CON I LORO CANTI



 ANCHE NOI DEL GAMS ERAVAMO IN MOLTI




Nel Gams c'è un gruppo di lettori che si akternano

Il momento dell' omelia di Andrea

Dopo la lettura del Vangelo  Andrea  ci ha regalato  una bella omelia.
Rifacendosi al versetto di  Mt 11, 25 è partito dalla sua esperienza in prigione al tempo dello studentato teologico, per parlare di San Francesco  del quale ricorreva la festa. Ha detto: "Francesco è stato un santo attuale pur essendo vissuto tanti secoli fa. Infatti come allora il nostro è  un tempo di grandi crisi   e soprattutto nella Chiesa. Con la sua testimonianza di fede Francesco ha saputo trasmetterci un messaggio di speranza. Abbiamo tanto da imparare da lui".
Poi Andrea ci ha parlato del Mozambico e della sua vita missionaria.  Ha continuato: "il 4 ottobre  il  Mozambico festeggia  l'anniversario  di pace firmata a Roma con l'intervento della chiesa ad opera della comunità di Sant'Egidio. Nel 1992 dopo 16 anni di guerra e di morti, (2 milioni) è tornata la pace." 
Sintetizzo il contenuto della sua omelia : 
I saveriani  presenti in Mozambico  oggi sono 12, di diverse nazionalità, suddivisi in quattro parrocchie di cui tre sono nella savana  che è   la zona  più povera del paese. Andrea vive a Chemba nella savana  , villaggio  sul fiume Zambesi con altri due padri. Chemba è il cuore della parrocchia;  è un villaggio con la chiesa e l'abitazione dei padri. La parrocchia si estende per 120 km in lunghezza e 50 di larghezza: Questa area è divisa in 70 comunità  sparse nella savana. La missione di Chemba ha 70 anni di vita. I saveriani sono arrivati nel 1998,  20 anni dopo la pace.
Le comunità sono amministrate dai laici che svolgono i vari ministeri (animazione, liturgia, catechesi, carità, speranza, giustizia e pace). 
Le comunità, poi, sono  riunite in "zone" dove c'è un   ministro dell'eucaristia che   ogni domenica la porta alle varie comunità. I padri visitano le comunità 2 volte all'anno. 
Ogni fine settimana 2 padri partono per raggiungere qualche villaggio, per celebrare la messa, confessare, parlare, ascoltare.  Dormono nelle capanne e tornano la domenica sera. Macinano chilometri, mangiano polvere e sudore, pestano fango nel periodo delle piogge. I cristiani restano fedeli.
Andrea ci ha raccontato nelle sue lettere  la fatica di un popolo che da sempre è stato spogliato:  del potenziale umano durante la schiavitù e poi ancora sfruttato con il colonialismo, privato  delle ricchezze del sottosuolo e del suolo  senza che gli abitanti potessero mai usufruirne. Ancora oggi sono spesso spogliati anche di un pezzo di terra per vivere,   della dignità, dei diritti, per colpa anche di un basso livello di istruzione nonostante la pace che è sempre una pace fragile.   I nostri missionari fanno quello che possono e anche di più. Tante cose sono cambiate in questi ultimi anni grazie al loro aiuto.  Andrea oggi ci ha raccontato che a Chemba c'è un collegio/scuola per ragazzi e ragazze (non ha niente a che vedere con i nostri ma è molto decoroso). Qualcuno che viene da molto lontano è alloggiato nelle capanne costruite per loro. Recentemente è nato un giornalino fatto dagli studenti con l'aiuto di Andrea. 
Il Mozambico è da considerare una missione di primo annuncio, perché è vero che già 70 anni fa erano arrivati dei missionari, ma con la guerra i missionari se n'erano andati e i cristiani erano rimasti senza i preti. L'attività  è andata avanti grazie ai laici.
Ci sono degli esempi bellissimi. Per esempio :
poiché il confine con il Malawi è vicino (circa 40 km), alcuni catechisti, durante la guerra,  attraversavano lo Zambesi per portare ai cristiani delle comunità l'eucaristia e  il messale con le letture . I testi però erano pochi e venivano spezzati per portare un pezzo di Parola ad ogni comunità. E così capitava di leggere le pagine del tempo di Natale nel tempo di Pasqua. Una Chiesa che è andata avanti grazie ai laici.
Anche adesso la Chiesa va avanti grazie alla presenza dei laici.
Esempio bello che possiamo imparare per l'Italia dove mancano i sacerdoti, ma non siamo pronti come Chiesa a fare un passo avanti.
Per concludere Andrea ci ha detto: "Il Vangelo di oggi ci chiede di essere semplici, la festa di oggi ci insegna la necessità di una testimonianza forte in tempi di crisi. L'Africa, il Mozambico ci insegnano la necessità di una Chiesa ministeriale dove il laico ha il carisma di portare avanti le comunità. 

durante la comunione





LA MESSA E' FINITA CON LE PAROLE DELLA PRESIDENTE 
GRAZIE: AD ANDREA PER LA PRESENZA, PER LE PAROLE,
ALLE SOCIE PER LA FEDELTA', AI TANTI PADRI CHE HANNO CONCELEBRATO.
POI CI HA RICORDATO I PROSSIMI APPUNTAMENTI



PER CONCLUDERE NON POTEVA MANCARE UNA FOTO DI GRUPPO CHE TESTIMONIA ANCHE  LA PRESENZA  


 DEL PADRE  REGIONALE  ROSARIO GIANNATTASIO, DEL RETTORE DELLA TEOLOGIA  PADRE MAURO LODA, DEL  VICE RETTORE FILIPPO RONDI 

Posta un commento

 
Top