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22 MAGGIO 2016

l'INERVISTA CONTINUA  


COME HAI CONOSCIUTO I MISSIONARI SAVERIANI?
COME HAI CONOSCIUTO IL GAMS?
PERCHE’ SEI SOCIA DEL GAMS?
CHE COSA TI ATTIRATO IN QUESTO GRUPPO?
COME LO VEDI - COME LO VORRESTI?


EMILIA BONFANTI   Presidente    





                                                                                    

Conosco i saveriani dagli anni della fanciullezza, quando la mia famiglia trasferendosi da Milano a Parma venne ad abitare nella zona affidata alla Parrocchia del Sacro Cuore, fondata e diretta dai missionari saveriani.
I diversi padri saveriani che si sono succeduti come parroci o come responsabili della pastorale giovanile, negli anni compresi tra la mia prima Comunione e il matrimonio, hanno rappresentato un elemento importante nella mia formazione cristiana, ferma nei principi e aperta alla comunione e al dialogo. Con la loro guida sono diventata catechista, ho diffuso la buona stampa, in particolare “Voci d’oltre mare”, ho imparato a conoscere la realtà entusiasmante e difficile della vita in missione.
Mia madre, insieme alle amiche di azione cattolica del Sacro Cuore, già dagli anni cinquanta era iscritta al GAMS, allora con il nome “In Omnibus  Christus”, e fu lei che verso la fine degli anni ottanta, pur sapendomi molto presa dalla vita di famiglia e dalla professione, mi invitò ad aderire al GAMS, per ripristinare un legame attivo con la comunità saveriana, che comunque non si era mai interrotto, specie per l’amicizia con alcuni padri; penso in particolare a p. Domenico Milani e a p. Raimondo Sommacal, con anche a mio marito e ai miei figli.
Nel GAMS , come membro di una comunità,posso esprimere l’impegno a far conoscere l’amore di  Cristo per ciascuno di noi, non solo o non tanto con le parole, ma con l’esempio di fraternità e di amicizia, di preghiera e servizio che il fondatore San Guido M. Conforti ha richiesto ai suoi missionari “per fare del mondo una famiglia”.
Vedo in tanti componenti dell’Associazione GAMS la volontà di aderire a questo impegno, sostenendo i missionari con la preghiera e l’aiuto concreto.
Vorrei che ogni iscritto al GAMS, con spirito materno, non si lasci mai sopraffare dalla stanchezza o dalla delusione, ma viva la gioia di condividere coi missionari, stando al loro fianco, di portare l’amore del Signore “ad gentes”   o come suggerisce di continuo Papa Francesco “alle periferie del mondo”           


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