STORIA DEL GAMS : UNA NUOVA INTERVISTA
RAIMONDA CAPACCHI
TERZI 17/06/2016
Sono
arrivata al GAMS per merito della signora Emilia Bonfanti, ma sono tante le
cose che, da sempre, mi avvicinano ai nostri saveriani.
Prima
di tutto, indimenticabili sono i tempi in cui i Saveriani reggevano la nostra
parrocchia, con la loro presenza fattiva, le prediche concrete, il catechismo,
i presepi e tanto, tanto ancora.
Poi
c’è tutto un capitolo particolare che parte dalla mia famiglia.
La
mia mamma, che conobbe di persona San Guido, portava sempre con sé in tasca (in
tasca, non in un borsellino più o meno lontano) l’immaginetta di Mons. Conforti
e sempre con questo nome lo ricordava, anche quando divenne Beato.
Con
questo nome lo pregava e gli si rivolgeva raccomandando a Lui la sua famiglia e
con questo nome lo rivedeva giovane
sacerdote mentre, nella cripta del Duomo, la univa in matrimonio al mio papà.
E
con tanta venerazione toccava, o spostava, il libro di preghiere che mons.
Conforti le aveva, allora, regalato.
Con
queste premesse non potevo non approdare al GAMS, a cui, per tanti motivi non partecipo attivamente, ma
a cui sono vicina nelle tante attività,
delle quali, grazie sempre ad Emilia, conosco tutto, tranne (purtroppo)
l’atmosfera che vi si respira.
Grazie
dell’ospitalità.
Buon
lavoro a tutti.
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