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Douala 3 marzo 2016



Care amiche e amici della missione buonasera e bentrovati.
Vi scrivo da una città arida e infuocata dal sole, Douala in questi
mesi di stagione secca è insopportabile. Grazie a Dio c’è il
ventilatore che durante le ore notturne ci dà sollievo e riposo,
sempre ammesso che la compagnia elettrica dia luce.
E’ da molto tempo che non vi scrivo e come potete immaginare sono
stato preso da molteplici attività. Proviamo a descriverne qualcuna:
1. Il forum dei giovani è un’attività organizzata dal nostro gruppo
Missio (giovani) che due volte all’anno si mette in dialogo con i
giovani di qualche grande quartiere per riflettere su un tema
prescelto. Quest’anno il quartiere si chiamava Bepanda (ed è il
quartiere più abitato e problematico della città) e il tema era
“misericordia e perdono”. Per organizzare questo evento ci abbiamo
messo circa un mese e mezzo di incontri e due campagne pubblicitarie
in strada con tanto di megafono e volantini.
Abbiamo passato tre giorni molto belli in compagnia di circa 150
giovani, abbiamo discusso, scambiato opinioni, ascoltato due testimoni
eccezionali, Hilaire, un papà che ha fatto 4 mesi di prigione
ingiustamente e maman Sylviane che ne ha fatti 8 anni e mezzo per
problemi politici. Abbiamo pianto quando ci ha detto che alla fine il
giudice (senza alcun indennizzo) le ha comunicato la sua innocenza.
I giovani si sono esibiti in danze, teatro e una magnifica canzone il
cui contenuto è questo: “E’ il tempo della pace, è il tempo
dell’amore, non vi è che un solo cammino per arrivare: il perdono”.
“Perdonare è disfarsi del fardello che ci distrugge, è liberarsi delle
liti che dividono le nostre famiglie”… Come potete immaginare cari
amici, i giovani quando ci si mettono tirano fuori il meglio di loro.
Sì sono loro che ci evangelizzano. Sono proprio fortunato.
2. La giornata vocazionale si tiene ogni tre mesi e riunisce i giovani
di tutte le parrocchie della diocesi che hanno nel cuore una sola
domanda: “Signore cosa vuoi da me?” Sembra una domanda strana, ma se
ci pensate a fondo è l’unica che dà senso alla vostra vita. Almeno per
me è così.
Il tema della prima giornata era “Dio ha tanto amato il mondo”,
domenica scorsa nella parrocchia di San Carlo Lwanga (a Bepanda!) 250
giovani hanno riflettuto sul tema: “il concetto di peccato e le sue
conseguenze”. La parola è stata data ai giovani che hanno dibattuto in
10 gruppi ciascuno su un peccato: collera, fornicazione, furto,
maldicenza, imbroglio, idolatria, pigrizia, disprezzo, gola, falsità.
Ecco la sintesi fatta da una giovane di nome Filomena alla domanda:
Come si può un uomo riscattarsi dal peccato? Tre punti:
1. Riconoscere il peccato. Fai verità su di te!
2. Chiedi scusa, a Dio, al prossimo, a te stesso
3. prega per accogliere il perdono di Dio, per rimanere nel suo amore.
Sono tornato a casa contento. Ho avuto una speranza per la vita. Ecco
il frutto del gruppo vocazionale.
3. Marie Claire è una ragazza di 16 anni che ha perso la mamma in
tenera età ed è stata adottata dalla sorella Marie Louise che non ha
figli e vive nella povertà estrema. E’ grazie a Marie Claire che la
sorella maggiore (qui in Africa la si chiama mamma) ha conosciuto Gesù
e la Chiesa Cattolica. Lunedì sono andato a trovare questa mamma che è
malata di tifo da un anno. Il tifo non ha nulla a che vedere col
calcio o con Valentino Rossi, è piuttosto una malattia veicolata da
acqua sporca. Molto difficile da vincere, la si può solo controllare.
Ebbene, l’altro giorno ho conosciuto una santa. Una donna che non si
lamenta della sua povertà ma l'accetta.
Per pagare la retta scolastica di Marie Claire le ho messe in contatto
con una signora benestante del centro città della stessa
tribù. Questa signora alla fine non ha pagato il tutto, ma ha fatto
uno sforzo. Mi sono sentito di dire a Marie Louise: “quando un povero
chiede la carità dà la possibilità a un ricco di salvare la propria anima,
allora anche se ti fa male, devi chiedere, perché secondo il Vangelo
sei tu che stai facendo del bene al ricco!” Cari amici, non so’ se voi
la vedete come me, ma ho visto la povertà, la magrezza, la
rassegnazione di questa donna. E tutto ciò è brutto.
C’è stata una campagna di evangelizzazione allo stadio comunale, più
di 7mila persone. Un prete della Nigeria ha chiesto che chi faceva
l’offerta di 300 euro si alzasse davanti a tutti e andasse all’altare
con la busta. Davanti a tutti. Maman Marie Louise nella sua malattia e
fame in 5 giorni ha dato 50 centesimi. Perché non l’hanno applaudita?
Capite cos’è l’ipocrisia e l’ingiustizia?
Ecco cari amici, una piccola condivisione della mia Africa. Un po’ di
sofferenza ma tanto sorriso e tanto amore. Certo la lotta continua, ma
fino a quando Signore?
Uniamoci per non respingere il bene, per non vedere nel diverso un
nemico: “Insieme, affronteremo tutte le nostre difficoltà. Mano nella
mano andremo assieme, verso la via della pace!” (finale della canzone
del forum dei giovani.
Prossimo appuntamento: forum sociale dei giovani a Bangué dal 1° al 3
aprile. Tema: l’enciclica del papa LAUDATO SII. Evvai!
Carlo


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